Da Peresine.
Zio di Pietro DELL’EVA (omonimo per tramandarne il ricordo) e di altri 36 nipoti, dei quali 22 viventi.
Dai documenti rileviamo in sintesi:
nato 28.11.1889 a Falcade, di Giovanni Battista e Maria VALT.
Celibe. Contadino.
Soldato del 56° e poi del 115° reggimento fanteria della Brigata Treviso (115° e 116° Regg.), incorporata nella 34^ Divisione (fronte fra Val Astico e Val Brenta) del V° Corpo d’Armata – I^ Armata (fronte Tridentina).
Morto nel fatto d’armi di Fortino Basson il 25.08.1915, sepolto nel Sacrario Militare di Asiago fra gli ignoti. Concesse 2 medaglie a ricordo della Guerra 1915-1918.
Lo scenario, dove avvenne lo scontro, è l’Altopiano di Lavarone-Asiago e le alture che si trovano ad est, lungo il vecchio confine con l’Austria, dove c’erano i forti permanenti come quello di Basson.
Questa zona si trova in provincia di Trento a sud di Levico Terme ed a nord di Arsiero, dove c’è un ossario. Da pubblicazioni riportiamo: <<Alle ore 23:00 del 24 Agosto 1915, ci fu l’attacco del 115° Regg. Fanteria contro il trincerone di Basson. L’intenzione era di sfondare le linee austriache tra il forte di Luserna e la cima di Vezzena, ma
l’azione fallì. Dopo mezzogiorno era tutto finito: contro i reticolati austriaci erano caduti 48 Ufficiali e 1.046 Fanti.
Venne chiesto inutilmente l’appoggio dell’artiglieria, ma la risposta del Generale ORO (Com.te 34^ Div.) fu: <<I reticolati si aprono con i denti o coi petti!>>.
Dopo quest’azione che sin dall’inizio, per varie ragioni, non poteva avere alcuna possibilità di riuscita, Pietro non rispose più all’appello.